Pasta e fagioli alla veneta

Ci sono piatti che fanno “casa". Piatti che basta nominare per evocare immagini di pranzi e cene in famiglia, genitori, figli, nonni e parenti, tutti insieme intorno a un tavolo, magari pronti a tirarsi calci e a discutere per un nonnulla ma sicuri e protetti tra le mura domestiche.

Le lasagne, l’arrosto della domenica, le polpette, la pasta al forno, le patate intorno al pollo… devo continuare?

Scommetto che state già sentendo i loro profumi, i loro buonissimi odori che ci accompagnano nella vita dacché abbiamo memoria. Oggi li si definirebbe comfort food, ma la mia avversione all’inglesizzare tutto l’inglesizzabile mi porta a rigettare questa definizione.

Almeno a tavola, parliamo italiano, che immaginare lasagne e tagliatelle in versione britannica o americana, magari chiamate con la gn e la gl come lettere separate anziché i digrammi che conosciamo, mi fa rabbrividire.

Tra i piatti che fanno casa, ovviamente, ci sono anche tante zuppe e minestre. Il minestrone, la pastina in brodo e la pasta e fagioli sono le prime che mi vengono in mente. Chi di noi, durante un pasto in famiglia, non ha affondato il cucchiaio in una di queste preparazioni mille e mille volte?  Scommetto che ne state risentendo il sapore in bocca.

Oggi qui puntiamo i riflettori sulla pasta e fagioli, una minestra saporita, robusta, saziante, che fa bene per l’apporto di fibre e di proteine. I dietologi non si stancheranno mai di consigliarla anche a chi sta seguendo un regime di alimentazione controllata per buttare giù qualche chilo.

Con una fumante ciotola di pasta e fagioli, magari irrorata con un filo d’olio al momento di metterla in tavola, il pasto è fatto. Basta un frutto e nulla più per sentirsi soddisfatti, sazi ma leggeri.

Ma dare la ricetta della pasta e fagioli non è facile: proprio per questa sua caratteristica da piatto di casa, più o meno ognuno lo prepara a modo proprio, come succede con il ragù alla bolognese o la pummarola per la pasta. Si tratta di piccole, piccolissime differenze nella preparazione - più o meno spezie, una punta di cucchiaio di questo o di quell’ingrediente – che però fanno una gran differenza.

Per voi ho scelto la ricetta mi fu passata anni fa da un ristoratore nel veronese, a suo dire il vero e unico modo di preparare la pasta e fagioli alla veneta. Non entro nel merito dell’ortodossia della preparazione, a me piace soprattutto perché trovo equilibrato il rapporto tra ingredienti consistenti, da masticare, e parte liquida.

Questa è la mia ricetta, aspetto le vostre per la rubrica "Mestoli ospiti".

Tempo di preparazione pasta e fagioli alla veneta

  • Preparazione: circa 15 minuti, oltre all’ammollo dei fagioli
  • Cottura: circa 3 ore

Ingredienti per 4 persone

  • Fagioli borlotti secchi 350 gr.
  • Pasta formato ditalini 100 gr.
  • 2 coste di sedano
  • ½ bicchiere di passata di pomodoro
  • 1 cipolla di media grandezza
  • 1 grossa carota
  • 2 foglie di alloro
  • 1 rametto di rosmarino
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale
  • Pepe al mulinello

Preparazione

Mettete in ammollo i fagioli in una bacinella con acqua fredda per almeno 12 ore, poi scolateli e metteteli da parte. Mondate la carota, il sedano e la cipolla, lavateli, asciugateli e tagliateli a pezzetti che metterete a rosolare in una pentola con 3 cucchiai d’olio.

Dopo qualche minuto, quando la cipolla è trasparente, aggiungete i fagioli e cuocete per un paio di minuti. A questo punto unite la passata di pomodoro e spolverate con il pepe.

Continuate la cottura su fiamma media per due minuti e poi ricoprite con acqua fredda, aggiungete l’alloro e il rosmarino e cuocete a fiamma medio bassa per 3 ore circa.

A fine cottura togliete il rametto di rosmarino e le foglie d’alloro e mettete da parte un terzo dei fagioli. Aggiungete un paio di cucchiai d’olio e frullate con un frullatore ad immersione, poi passate il composto in un setaccio per eliminare eventuali tracce delle bucce dei fagioli.

Cuocete a parte la pasta tenendola al dente, scolatela e aggiungetela al passato di fagioli insieme ai fagioli interi. Scaldate senza far bollire e servite con un giro di ottimo extravergine e, per chi la vuole, una spolverata di pepe.

Nella bella stagione potete servire questa minestra a temperatura ambiente.

Sommario
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Pasta e fagioli alla veneta
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